domenica 7 ottobre 2007

Sarkozy interroga i francesi sull'ambiente

di Francesco Panzetti

Non ci siamo abituati, noialtri, a queste consultazioni, fatto sta che Nicolas Sarkozy sta per iniziare, da domani, una settimana di interrogazioni alla cittadinanza francese in merito a tre temi fondamentali: agricoltura biologica, OGM e pesticidi, gas serra.
"Gli automobilisti francesi sono disposti ad accettare dei limiti di velocità più restrittivi sulle strade ed autostrade per ridurre le emissioni di Co2?", "I consumatori francesi sono pronti a spendere di più per il cibo nei prossimi 13 anni, per consentire di sviluppare delle coltivazioni biologiche?", "Gli agricoltori francesi sono pronti a bloccaqre l'utilizzo di pesticidi?". Queste sono alcuni dei quesiti a cui i cittadini francesi dovranno rispondere.
Checché alcuni avversari politici ne dicano, si tratta di un passaggio importante nella politica di una nazione, che presuppone scelte ampie e la consapevolezza di poter incidere negativamente sulle ricchezze di alcune categorie di produttori, oltre che richidere una presa di coscienza anche da parte dei cittadini.
Noi prendiamo atto di una cosa: che da noi si parla molto nella vetrina politica, ma non si vedono fatti, mentre l'Italia sembra aver sempre più bisogno di un nuovo Gracco che riformi radicalmente il comparto agrario e zootecnico. Il vituperato Sarkozy, che ha pur sempre il "marchio d'infamia" di appartenere alla destra, fa ciò che Pecoraro Scanio, da ministro, non ha mai fatto.
Delle due l'una: o la destra d'Oltralpe non è come la nostra, o la nostra sinistra è come la nostra destra. Tertium non datur.

(fonte: Greenplanet)

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