mercoledì 26 settembre 2007

La vita agra...

Tutti i partecipanti al corso per diventare esperti in comunicazione pubblicitaria si siedono in una sala, e due signorine passano offrendo loro dei biscotti da due vassoi differenti: "biscotti magri, prego biscotti magri!", ripete l'una; e l'altra: "biscotti grassi, biscotti al burro". Chi s'ingolla i primi, chi i secondi. Ugo Tognazzi ne prende da entrambe, e, perplesso, li assaggia. A quel punto entra il docente, uno ossuto ed occhialuto, li guarda e dice:
"Voi avete sentito la presenza o l'assenza del burro con le orecchie anziché col palato. I biscotti erano perfettamente uguali! E' su questo principio fondamentale che dovete basare il vostro lavoro futuro. Il pubblico i sapori li deve sentire con la vista, con l'udito, col tatto. Il palato non serve. Non serve il vero burro, il vero grasso, non serve l'uva nel vino. Le sostanze naturali, nell'industria moderna, sono destinate a scomparire. L'importante è che non scompaia nella mente dell'uomo moderno il desiderio di consumare vero vino, vero burro, vero latte. E questo principio vale per tutta la produzione, non solo per quella alimentare".

Da "La vita agra", di Carlo Lizzani (1964) - dall'omonimo romanzo di Luciano Bianciardi (1962)


Per approfondire:
Fondazione Luciano Bianciardi
Luciano Bianciardi, la missione dell'anarchico
Per Luciano Bianciardi, scrittore ed eroe
Una vita agra - biografia di Luciano Bianciardi
Luciano Bianciardi (da www.ilpopolodelblues.com)

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